Sono molte le guide dedicate alla corretta realizzazione dei sistemi d’isolamento a cappotto, a partire dalla guida realizzata dal Consorzio Cortexa dei produttori del cappotto di qualità per arrivare ai manuali redatti dai singoli produttori dei sistemi.
La guida “Sistemi d’isolamento a cappotto” realizzata da Waler è, in questo campo, un esempio completo ed in costante aggiornamento.
ll “bosco verticale” è uno fra gli edifici più sensibili ad una progettazione eco-sostenibile,
la prima foresta verticale made in Italy che s’inserisce all’interno del quartiere Porta Nuova, simbolo della tumultuosa crescita della città di Milano oramai divenuta capitale dell’EXPO.
La residenza propone un nuovo modo di abitare, conciliando benessere abitativo, centralità e sicurezza con il desiderio di vivere immersi nella natura.
Il 2015 pone l’Italia al centro dell’interesse mondiale. Da una parte l’EXPO 2015 che si terrà a Milano e che tratterà temi importantissimi riassunti con chiarezza dallo slogan “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, dall’altra Il GIUBILEO che Papa Bergoglio aprirà l’8 dicembre. Due eventi molto diversi fra loro ma di proporzioni planetarie che metteranno il nostro paese sotto l’occhio attento del mondo.
L’Italia è tuttavia un Paese ricco di cultura pronto a cogliere questa sfida. È fatto da persone con storie a volte molto diverse che devono essere raccontate e preservate perché rappresentano la nostra identità. Questo vale anche per gli edifici storici che portano con se le esperienze che li hanno generati e i significati che in essi sono racchiusi. Sono quindi memoria di un Paese, di una città, di una nazione intera.
Quando si decide d’intervenire su un immobile storico bisogna farlo quindi con grande competenza e una marcata sensibilità, fondamentale nella scelta delle tecniche e dei materiali costruttivi da utilizzare caso per caso.
Un intervento di ampio respiro, sviluppato nel corso di alcuni anni, ha permesso all'edificio residenziale di via Solferino, confinante con la sede del noto quotidiano milanese, di riacquistare la sua antica signorilità; il rifacimento delle facciate esterne è stato infatti l’ultimo atto di una complessa e attenta riqualificazione edilizia, curata dall’architetto Stefano Romanoni.
Fondamentalmente i problemi che il progettista ha dovuto affrontare possono essere considerati di due tipi, anche se spesso strettamente correlati tra loro: strutturali, da un lato, in quanto le problematiche evidenziate spesso erano molto pesanti, estetici dall’altro perché in un edificio storico ogni restauro deve avere come obiettivo il mantenimento delle caratteristiche preesistenti.