Il 2015 pone l’Italia al centro dell’interesse mondiale. Da una parte l’EXPO 2015 che si terrà a Milano e che tratterà temi importantissimi riassunti con chiarezza dallo slogan “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, dall’altra Il GIUBILEO che Papa Bergoglio aprirà l’8 dicembre. Due eventi molto diversi fra loro ma di proporzioni planetarie che metteranno il nostro paese sotto l’occhio attento del mondo.
L’Italia è tuttavia un Paese ricco di cultura pronto a cogliere questa sfida. È fatto da persone con storie a volte molto diverse che devono essere raccontate e preservate perché rappresentano la nostra identità. Questo vale anche per gli edifici storici che portano con se le esperienze che li hanno generati e i significati che in essi sono racchiusi. Sono quindi memoria di un Paese, di una città, di una nazione intera.
Quando si decide d’intervenire su un immobile storico bisogna farlo quindi con grande competenza e una marcata sensibilità, fondamentale nella scelta delle tecniche e dei materiali costruttivi da utilizzare caso per caso.
Nasce da questi presupposti e in questo importante momento storico il restauro conservativo del seminario arcivescovile posto nel centro di Amalfi, adiacente alla cattedrale di origine romanica dalla sontuosa veste barocca risalente ai primi del settecento.
Un intervento nato dal dialogo e la collaborazione con le Sovraintendenze e gli operatori diocesani per i beni culturali ecclesiastici di Amalfi.
Il restauro del seminario arcivescovile di Amalfi, iniziato nel 2013 e terminato nel 2014, ha seguito un attento restauro conservativo di tutte le facciate dell’edificio e degli elementi decorativi esterni. L’intervento ha riguardato inoltre la pulizia dei marmi e la pitturazione degli interni.
La prima fase ha riguardato la pulizia, eseguita da mani attente, delle facciate esterne e l’eliminazione delle parti d’intonaco oramai ammalorate negli anni dagli agenti atmosferici, dall’azione disgregante della salsedine marina e dell’acqua reagente con i sali presenti nella muratura.
I distacchi sono stati successivamente reintegrati applicando un nuovo intonaco a base di calce naturale, VITRUVIO RESTAURO 03, dalle elevate caratteristiche di resistenza ai solfati (efficace difesa contro il degrado atmosferico) ma con basso modulo elastico per integrarsi, al meglio, con la muratura sottostante e per contenere e limitare le tensioni meccaniche , prevenendo fessurazioni e distacchi successivi.
Ricostituita la planarità, il ciclo ha previsto una rasatura di rinforzo sottile con rete e rasante fibrorinforzato, a base di calce naturale moretta, RESTAURO 01. Oltre a garantire un solido fondo d’aggrappo per la successiva finitura, la rasatura sottile con rete ha fornito un ulteriore rinforzo contro fessurazioni e cavillamenti già minimizzati dall’utilizzo di malte a basso modulo elastico.
Infine sì è intervenuti applicando lo strato di finitura finale. Anche in questa fase è stata rispettata la scelta volta all’impiego di prodotti minerali, dalle elevate caratteristiche di biocompatibilità per l’assoluta naturalità dei loro componenti.
Quest’ultima caratteristica si ritrova nel tonachino fine, VITRUVIO STORIC 0,35, e nelle pitture e velature sapientemente applicate. Finiture ad alto valore estetico, abbinate con colori pastello, che hanno restituito alle facciate la loro misurata eleganza in un contesto dall’altissimo valore storico.
Ogni fregio e dettaglio dell’edificio è stato puntualmente preso in considerazione. La pulizia delle parti in marmo ha richiesto prodotti efficaci ma delicati sul supporto. Per preservarne le caratteristiche queste parti sono state sottoposte ad un trattamento di protezione con prodotti specificatamente messi a punti in base alle caratteristiche fisico-chimiche del supporto.
Le lesioni presente sui cornicioni sono state prima ripristinate con uno specifico ciclo Waler anticavillante e successivamente consolidate per migliorare l’aderenza del successivo strato di finitura.
La committenza ha optato per una pittura strutturata dalle elevate caratteristiche di traspirabilità e idrorepellenza.
Il restauro del seminario arcivescovile di Amalfi ha riguardato infine le finiture interne per le quali è stata utilizzata una pittura traspirante di altissimo pregio. Per esaltarne le caratteristiche di elevata traspirabilità, sul supporto particolarmente poroso e sfarinato, è stato applicato un impregnante Waler di ultima generazione ad altissima penetrazione....